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Immagine del redattoreCostanza Ciminelli

Elio Grasso per Pulp Magazine, su Carmen Laforet


Simbolo generazionale di una rinascita dopo gli orrori della guerra civile, Laforet divenne autrice modello per un'ampia schiera di scrittori spagnoli, in esilio e in patria. La "chica rara", così la definiva chi le tributava autentico talento letterario, si trovò poi fronteggiare "la pressione degli editori e la personale lotta con la propria scrittura, sempre in cerca di perfezione formale."


Elvira Lindo, nella partecipe introduzione a questa pregevole riedizione a cura delle edizioni Cliquot, considera quanto Laforet "sia stata donna scrittrice “imperdonabile” (alla maniera di Cristina Campo), non figlia del suo tempo e nomade per sfuggire ai mondi consueti per vederne altri. La sua inattualità merita quella rilettura che oggi può competerle, e non limitata unicamente a Nada: questa nuova edizione potrebbe presagire ulteriori uscite andando a esplorare il vasto mondo dei suoi racconti e articoli giornalistici."


Recensione integrale:


Ulteriori informazioni:

Cliquot Edizioni:

















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