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Immagine del redattoreCostanza Ciminelli

Giuseppe Scaraffia, per Il Sole 24 Ore, su Elémire Zolla

Aggiornamento: 1 mag


Una "favola gnostica, in una Torino cupa e laboriosa", e molto di più, come mostra per le pagine del Domenicale il saggista Scaraffia con la sua nota capacità di sintesi.

Un breve, intenso excursus nella vicenda narrativa e culturale di "uno dei pochi grandi italiani del Novecento", che davvero deve essere stato un conoscitore di segreti, come lo ha definito la sua compagna di vita e di avventure spirituali Grazia Marchianò, scomparsa di recente, così intitolando la biografia a lui dedicata.

Straniante, diverso, non allineato, anche per questo autenticamente originale.

«Si dice», conclude Marchianò nella magnifica prefazione al suo controverso romanzo d'esordio oggi riproposto da Cliquot «che uno scrittore scriva per l’intera vita un unico libro dove svolge la formula cifrata del proprio destino. Mentre lo stile si acquista col tempo, la grazia del tema dominante è un dono concesso una sola volta».


Un testo riscoperto da #Cliquot, l'editore specializzato nella narrativa di genere esoterico e fantastico.


Recensione integrale qui:




Ulteriori informazioni:

Cliquot Edizioni:


Ulteriore rassegna:

L'articolo di Davide Brullo pubblicato da Il Giornale è stato ripreso dal programma radiofonico  "Pagina Tre" curato dallo scrittore Camurri:



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